Sfruttare le potenzialità: gli operatori di ricerca Google


Gli operatori di ricerca Google sono strumenti che si possono impiegare durante una ricerca, con lo scopo di ottenere risultati più specifici e che meglio rispecchino ciò che realmente abbiamo bisogno di trovare. L’uso di questi comandi può ottimizzare l’esperienza di navigazione di tutti gli utenti considerando l’enorme quantità di pagine indicizzate da Google, ma c’è anche da dire che possono rivelarsi potenti strumenti utili a chi lavora nel campo del web marketing e ai SEO expert. Per esempio, sfruttando gli operatori di ricerca Google nella maniera opportuna è possibile valutare l’efficacia dell’inserimento di keywords nelle nostre pagine, o anche nelle pagine dei siti concorrenti permettendoci di capire come eventualmente possiamo migliorare la nostra posizione su Google.

I principali operatori di ricerca Google


Gli operatori di ricerca Google sono davvero numerosi, molti dei quali sono sconosciuti alla maggior parte degli utenti. Ci sono però alcuni operatori di ricerca maggiormente diffusi che ognuno dovrebbe essere in grado di usare con dimestichezza, perché permettono di tirare fuori molte delle potenzialità che Google è in grado di offrire.

  • Ricerca interna con “site“:

Uno dei comandi per perfezionare le ricerche su Google più usati e conosciuti è quello che consente di cercare contenuti all’interno di un determinato sito. Per esempio se cerchiamo “web site:https://www.unidlab.com/test/” troveremo tutte le pagine che contengono la parola “web” nel sito indicato. Per chi possiede un sito o un blog, questo strumento può risultare molto utile per capire se effettivamente le pagine sono state indicizzate secondo le proprie esigenze: nella stessa query di ricerca si possono inserire più keywords e si può capire come la combinazione di queste influisce sulla posizione all’interno di Google.

  • Ricerca di contenuti simili con “related:”

Google sfrutta algoritmi, ad esempio a partire dalle metadescrizioni delle pagine, per valutare la similitudine tra contenuti diversi e trovare quindi siti tra loro analoghi. L’utente normale può sfruttare questo operatore per ottenere informazioni simili da fonti diverse e confrontarle; webmaster ed esperti di web marketing possono invece individuare la concorrenza.

  • Simboli per affinare la ricerca

Alcuni semplici caratteri possono risultare molto utili: per esempio, se si inserisce il simbolo meno (il trattino alto) davanti a una parola o a un sito, questi vengono esclusi dalla ricerca. L’asterisco serve per sostituire parole o gruppi di lettere: ad esempio cercando “*logia” troveremo pagine che trattano di astrologia, filologia, geologia e via discorrendo. Se si mettono più parole all’interno delle doppie virgolette (“), Google restituirà pagine contenenti tutte quelle parole in quell’esatto ordine.

  • Trovare pagine che linkano il nostro sito con “inanchor:”

È possibile individuare pagine che linkano il nostro sito combinando gli operatori di ricerca “site:” e “inanchor:”. Per esempio: con “inanchor:*www.unidlab.com -site:unidlab.com” si trovano le pagine che rimandano a quel sito, escludendo ovviamente quelle del sito stesso.

  • Ricerca nel titolo con “allintitle:”

Un altro operatore di ricerca Google decisamente utile è “allintitle:” che consente di trovare pagine che contengano determinate keyword all’interno del titolo, cioè della tag title. Anche in questo caso l’uso permette di capire quanto sono ottimizzati i siti concorrenti e se eventualmente occorrerà modificare le keywords o il titolo per migliorare l’indicizzazione del proprio sito.