Proseguono i tentativi di Twitter di risollevare le sue sorti dopo un trend (commerciale) poco soddisfacente che dura ormai da anni. È risaputo che il sevizio di microblogging nel tempo non sia riuscito a trovare un modello forte per fare utili, seppure negli ultimi mesi qualcosa sia cambiato. Dopo l’accresciuta attenzione per attirare le aziende con Twitter for business, ci si riprova puntando sulla strategia video, al momento solo per il mercato statunitense. Si tratta di un potenziamento del programma Amplify Video lanciato due anni or sono, integrato ad altre soluzioni volte a creare engagement.
L’annuncio è stato diffuso con un tweet: “Stiamo allargando i programmi di revenue per aumentare le possibilità di guadagno per chi pubblica”. Il meccanismo è semplice e ovviamente accresce le opportunità di guadagno non solo per i produttori di contenuti ma anche per l’azienda stessa. Gli utenti abilitati avranno la possibilità, una volta caricato un loro video, di inserire uno spot in formato pre-roll che permetterà loro di monetizzare i contenuti. All’utente spetterà il 70 per cento (Facebook e Youtube riconoscono circa il 50%).
I publisher potranno autorizzare l’inserimento di spot pubblicitari con una semplice spunta prima della pubblicazione del singolo video o impostare in automatico l’inserimento di default di advertising su tutti i contenuti caricati. Al momento il programma coinvolge solo Twitter e non altre piattaforme della famiglia come Periscope o Vine e non sono previsti incentivi iniziali per spingere il servizio. Notizia positiva è rappresentata dalla mancanza della clausola di esclusività del contenuto, ciò significa che lo stesso video potrà essere pubblicato anche altrove e genererà comunque profitto al suo realizzatore.
Non è l’unica novità che Twitter ha presentato in questi giorni. È stata infatti anche rafforzata la collaborazione con Niche, start up acquisita lo scorso anno per mettere in contatto le aziende con influencer dei social media al fine di realizzare campagne di marketing più efficaci. La community conta 35mila creatori di contenuti in grado di aiutare le aziende a sviluppare branded content di valore. Dall’altra parte è stato sviluppato un nuovo sistema di pubblicazione chiamato Media Studio (per desktop) e Twitter Engage App (per smartphone), in sostituzione del precedente video.twitter.com. Si tratta di una comoda piattaforma di pubblicazione e risorse utili che vanta una nuova library media, miglior programmazione di pubblicazione di tweet, supporto multi account e team management, oltre che migliori performance e stabilità.
Il recente prolungamento della durata dei video da 30 a 140 secondi, accompagnato dalla possibilità di guadagno, è tutto sommato un piccolo passo avanti, ma fondamentale per recuperare la competitività da tempo sopita.
Fonte: Mirko Zago – Punto Informatico